Vertical Km Extreme: a Prali (TO) Nadir Maguet e Raffaella Miravalle vincono il verticale più corto di Fully
“Coto Longio” il suo toponimo in versione patois o se preferite Costa Lunga in Italiano corretto. E’ il nuovissimo impianto sportivo inaugurato sabato 6 settembre a Prali, in provincia di Torino, per testare, in edizione ridotta nei numeri, la nuova sfida nel campo dello sport di montagna. Nessuno, ma proprio nessuno, se non la diabolica mente di Giorgio Rostan, con le necessarie collaborazioni, avrebbe pensato di ricavarne, a costo zero per le pubbliche amministrazioni, un vero e proprio stadio per lo sport di montagna estremo: 1880 metri di lunghezza per 1000 di dislivello per dare vita alla sfida, sportiva si intende, alla svizzera Fully, paese di circa 8000 abitanti collocata vicino a Martigny dove il Canton Vallese inizia la risalita verso Morel e l’alta valle.
Da qualche anno la particolare disciplina del Vertical Kilometer celebra il mito della prova di Fully (mt. 2200 x i classici 1000) capace di radunare alla partenza a misurarsi sulle pendenze estreme dai 500 ai 1000 concorrenti!!! Perché no a Prali?
Nessun costo in denaro ma tanto lavoro volontario a ricavare una traccia di salita “la dove osano camosci, stambecchi e qualche capra domestica”
Vertical Km Extreme è il nome della sfida sportiva condensata nell’acronimo V.K.E.
Una splendida giornata di sole ha premiato gli sforzi organizzativi e 75 atleti (super, sempre intesi come atleti) hanno tenuto a battesimo la “coraggiosa iniziativa”.
Partenze cadenzate ogni cinque minuti a gruppi di 15 atleti selezionati secondo i tempi di percorrenza autodenunciati nella specialità.
C’era il “meglio possibile” alla “Prima” di Prali. Il team “La Sportiva” ha spedito i suoi specialisti a tastare e testare il terreno di gara: Marco Moletto, dalla relativamente vicina Limone Piemonte, vero specialista delle salite che mordono i polpacci, Nadir Maguet, Valdostano di Torgnon, classe 1993. Campione oramai affermato, sia pure a 21 anni, nello sci alpinismo alle prese con questa relativamente nuova disciplina e Paolo Bert, atleta di Bricherasio (To) nel pieno di una lunghissima carriera agonistica che lo ha visto trionfatore in numerose gare di vario tipo sui sentieri montani.
Altri protagonisti hanno accettato la sfida: tra questi Bonetto Fabio e Giuliano Gherardi.
La presenza di Raffaella Miravalle, la guardaparco di Ceresole Reale dell’Atletica Monterosa ha dato lustro alla prova femminile insieme a Serena Vittori (Torrevilla), Francesca Bellezza (Valetudo skyrunning) e Monica Bruno Franco (Pod. Valle Infernotto).
La classifica racconta come è finita la sfida senza riportare di una crisi che ha messo fuori causa Marco Moletto ai 700 metri di dislivello.
A segnare il riferimento per la prossima edizione è stato Nadir Maguet fermando il crono a 35 minuti e 7 secondi. Paolo Bert ha fatto registrare 38’43” mentre il podio maschile è stato completato da Fabio Bonetto in 39’12”.
L’acuto di Raffaella Miravalle ha segnato la vittoria femminile in 47’03” ma in rosa è stata battaglia fino alla fine: 13 secondi il vantaggio su Serena Vittori che a sua volta ha preceduto Francesca Bellezza di soli 6 secondi….una lunghissima “breve” volata!
Si diceva di Giorgio Rostan: è stato il primo, più di 20 anni or sono, a credere nel futuro di quella che un tempo si chiamava “Marcia Alpina”. Quando le varie Federazioni non vedevano di buon’occhio questo modo di fare sport e scrivevano regolamenti assurdi per impedirne la pratica lui si è inventato il Team Nuovi Traguardi e, con il supporto della FSA, ha continuato a coltivare la passione per questo sport. E’ stato questo Team che ha creato l’Evento e che si propone, dopo l’esaltante prova di sabato 6 settembre , di farlo crescere quanto merita .
Occorre il supporto di molti, comprese le Istituzioni locali e non solo. La montagna si difende anche in questo modo: utilizzando e non “sfruttando” le sue potenzialità anche elevando a “Impianto sportivo” un anonimo “Cumbal” a Prali, in alta Valle Germanasca.
Di Carlo Degiovanni